Ecco che arriva la bella stagione, il caldo…e sempre più cresce in me la voglia di una buona, fresca frisella, con tanto pomodoro, inzuppata di olio buono e profumata di origano. Da mangiare rigorosamente con le mani e poi anche leccarsi le dita 🙂
Una prelibatezza, almeno per una salentina come me. Ma…che fare quando le scorte salentine sono finite da tempo?
Corro ad impastare…
Per il rinfresco della pasta madre: 100 g di pasta madre, 100 g di semola di grano duro, 50 g di acqua. Per l’impasto: 500 g di semola di grano duro, 250 g di farina integrale di orzo, 250 g di farina semintegrale di grani antichi, tutto il rinfresco della pasta madre, 600 g di acqua, 20 g di sale.
Per cominciare, ho rinfrescato la pasta madre usando la semola di grano duro, la stessa della ricetta.
A lievitazione avvenuta, dopo circa 4 ore, l’ho stemperata bene con i 600 g di acqua occorrenti; ho setacciato le farine nella ciotola dell’impastatrice e ho avviato l’impasto, aggiungendo la pasta madre sciolta nell’acqua. Ho lasciato impastare fino a incordatura, inserendo anche il sale.
Ho coperto bene l’impasto e l’ho lasciato lievitare per 3 ore, poi ho proceduto alla formatura.
Ho diviso la pasta in dodici pezzi da 150 g circa ciascuno; con ogni pezzo ho formato dei filoncini larghi circa 3 cm, li ho appiattiti con le mani e infine li ho avvolti su se stessi formando una spirale.
Ho sistemato le chiocciole su due teglie ricoperte di carta forno, ben distanziate, le ho coperte con la pellicola e lasciate lievitare per 3 ore.
Ho scaldato il forno, portandolo alla temperatura di 200°, e ho cotto i panini per circa 15/20 minuti.
Li ho sfornati e lasciati leggermente intiepidire, quindi li ho tagliati a metà, dapprima segnandoli tutto intorno con il coltello, poi finendo il lavoro con l’aiuto di uno spago da cucina, operazione indispensabile per ottenere la rugosità caratteristica delle friselle.
Ho rimesso le friselle sulle teglie usate per la cottura e le infornate in forno scaldato a 150°, per circa un’ora e mezzo.